Da grande voglio fare la veterinaria! Otto domande a Valentina Chiapatti (Amica Veterinaria)
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1-Che cosa fa nel quotidiano una veterinaria?
Oggi ci sono tante figure diverse di “veterinario” , c’è il medico di base che visita i suoi clienti nel suo ambulatorio, c’è lo specialista freelance che gira tutto il giorno in macchina con la sua attrezzatura per andare a prestare servizio nelle cliniche che hanno bisogno di lui, c’è il prontosoccorsista che lavora soprattutto di notte e nei festivi in grosse cliniche h24, c’è lo specialista con sede fissa, ci sono poi i turnisti che possono prestare servizio in una o più cliniche andando a coprire dei turni come medici di base o chirurghi o specialisti in altre branche.
2-Qual è la cosa che ti piace di più del tuo lavoro?
Le urgenze, i pazienti gravi, la possibilità di fare la differenza tra la vita e la morte.
3-Qual è la parte più noiosa del tuo lavoro?
Senza dubbio le procedure di routine.

4-Che tipo di scuola bisogna fare per diventare una veterinaria?
Laurea Magistrale in Medicina veterinaria, che ha una durata di 5 anni.
5-Da ragazza hai sempre voluto fare questo lavoro?
Gli animali mi sono sempre piaciuti ma la decisione di fare veterinaria l’ho presa in quinta liceo. Prima volevo fare la psicologa.
6-Da piccola chi erano i tuoi “idoli”, chi ti ha ispirato a scegliere questa strada?
James Herriot mi ha sicuramente fatto sognare di fare questo lavoro, anche se il veterinario di oggi non è neanche vagamente simile a quello dei suoi racconti.
7-Qual è il libro di cui ti sei perdutamente innamorata da ragazza?
Storie di Gatti (di James Herriot).
8-Quale consiglio pratico daresti a un ragazzo o una ragazza che vogliono diventare veterinari?
Fare un’esperienza scuola-lavoro al liceo presso una clinica veterinaria per capire se è davvero la loro strada. Proprio perchè è un lavoro su cui si fantastica molto ma che nella realtà è estremamente impattante a livello psicologico. Non tutti sono adatti e spesso ci si iscrive all’università immaginando di fare un lavoro da sogno a contatto con cuccioli e gattini. Nella realtà il nostro lavoro è strettamente legato alla sofferenza animale. Bisogna averlo ben presente prima di cominciare questo percorso di studi.
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